domenica 24 marzo 2013

Borghesi e proletari 2 - Bourgeois and proletarian 2




Borghesi e proletari 2
Proveniva da una famiglia dell’alta borghesia napoletana e fin da giovanissimo aveva sentito il richiamo del comunismo, come un ideale di giustizia sociale che si contrapponeva alla mentalità fascista in cui si trovava a crescere e come l’idea di una famiglia che in fondo gli era mancata, essendo rimasto orfano di padre da bambino. Se il comunismo lo deluse e ne prese le distanze quando gli orrori del comunismo sovietico iniziarono a filtrare, non smise mai di credere in una relazione paritaria, indipendente dalle appartenenze di classe, come elemento fondamentale che si trova alla base della giustizia sociale.

Bourgeois and proletarian  2
He was from the upper Neapolitan bourgeoisie and since his early years he had felt the attraction for communism: as an ideal of social justice that opposed the fascist mentality in which he was growing up and as the idea of the family he missed, being orphan of his father since childhood. When communism betrayed his hopes, as he learned about the horrors of soviet communism he took distance from it; but he never stopped to believe that an equal relationship, independent from class identity, is a fundamental element that sustains social justice.


giovedì 21 marzo 2013

Borghesi e proletari 1 - Bourgeois and proletarian 1


Borghesi e proletari 1
Durante tutto il novecento la nozione di borghese e proletario si è sviluppata ed è andata a morire. Era una categoria ben presente nella nostra mente, sembra quasi strano a pensarci ora, quanto caratterizzasse il modo in cui si leggeva la realtà. Era una rappresentazione sociale molto condivisa, come direbbe Moscovici. Franco era un borghese, non avevo mai incontrato prima una persona che fosse così consapevole di questa appartenenza e forse anche per questo poteva comportarsi da non borghese.

Bourgeois and proletarian 1
During the 20th century the concept of bourgeois and proletarian has developed and finally died. It was a clear category in our mind, it’s even strange to think about it now, how strongly it characterised the way of reading reality. It was a well shared social representation, as Moscovici would say. Franco was a bourgeois, I had never before met somebody so much aware of this social belonging. Perhaps for this reason he could behave differently from what a bourgeois was supposed to.

domenica 10 marzo 2013

Con Basaglia - With Basaglia


Con Basaglia
Ripensando alla relazione di Franco con Basaglia, di cui altri forse ricordano meglio di me i singoli particolari, sorgono spontanee alcune riflessioni su aspetti che sono di grande attualità. Basaglia era il rivoluzionario, colui che poteva immaginare un mondo diverso e proporlo con forza cogente. Franco non poteva non tener conto del dato di realtà: mancavano le condizioni per attuare determinati cambiamenti, una carenza di potere in qualche modo sancita dalla malattia e dalla morte di Basaglia. “Avrei dovuto capire che era malato”, Basaglia si stava comportando in modo strano e di lì a poco morì. In un certo senso, la difficoltà a capirsi, tra persone che comunque cercavano un modo per superare la follia sociale dei manicomi, è emblematica dell’impasse in cui abbiamo vissuto da quando la riforma psichiatrica è stata varata. Ci resta ancora oggi da comprendere come coniugare il pensiero sul concetto di malattia mentale, così avanzato in Basaglia e la prassi quotidiana. Su quest’ultima, lo sviluppo di un pensiero, inteso con Matte Blanco come traduzione di una dimensione emozionale, risulta quanto mai necessario. In questo compito ci possono essere di grande aiuto i contributi di Franco, le sue prassi, esperienze e riflessioni.
With Basaglia
Thinking back to Franco’s relationship with Basaglia, of which others, perhaps, remember better than me the single details, some reflections arise which appear very much of actuality. Basaglia was the revolutionary, he was the one who could imagine a different world and propose it with binding force. Franco could not but take into account the given facts, the reality as it was: the necessary conditions to operate the change were not there, a lack of power somehow sanctioned by Basaglia’s illness and death. “I should have understood that he was ill”, Basaglia was behaving in a strange way and soon he died. Somehow, the difficulty of understanding each other, of two persons who were both engaged to overcome the social madness of psychiatric hospitals, is emblematic of the impasse situation we have in Italy since the Basaglia psychiatric reform was launched. We are still struggling to find the way to combine thought on mental illness, so advanced with Basaglia, and day to day practice. On this last one, daily practice,  the development of thought, meant in Matte Blanco’s terms as the translation of an emotional dimension, is now more than ever necessary. To this end Franco’s initiatives, experiences and reflections can help us greatly.


lunedì 4 marzo 2013

Risposte - Answers


Risposte
Sarebbe bello poter ancora ricevere delle risposte da Franco, tuttavia bisogna ricordare la sua passione per le ipotesi…Quante volte abbiamo discusso su questo argomento e sull’importanza che lui attribuiva al proporre al paziente le proprie considerazioni sempre in forma ipotetica. Una forma di grande rispetto dell’altro, una disponibilità ad esplorare sempre senza preconcetti, una modestia grande anche…il sapere di non sapere. Nasceva non solo o non tanto da una posizione filosofica, un modo di intendere il rapporto e di pensare la terapia ma altrettanto dall’esperienza di tante situazioni in cui era importante saper stare proponendo ma senza prendere posizione.  Penso che era come diventato un artista in questo esercizio che richiede di mettere da parte il proprio io o forse meglio metterlo al servizio dell’altro. Perciò manca proprio tanto il poter trovare insieme delle risposte.
Answers
It would be so nice to be able to still receive answers from Franco, however it’s important to remember his passion for hypothesis…So many times we have discussed this topic and the importance for him of proposing his considerations to patients always in hypothetical form. It was a form of great respect, willingness to explore without preconceptions, substantial modesty and…knowing of not knowing. It was not only and not so much a philosophical stand, a way to conceive of the relationship and the therapy; it was as much the experience of so many situations in which it was important to be and to propose but without taking position. I think he had become and artist in the exercise of setting aside his ego or even better putting it in the service of the other. So we miss so much finding answer together with him.